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5 FENOMENALI FUMETTI PUBBLICATI A FEBBRAIO 2021

Avatar. The Last Airbender – La ricerca, di Gene Luen Yang e Gurihiru (Tunué)

Avatar: The Last Airbender è una popolare serie animata per ragazzi ambientata in un mondo fantasy dai toni vagamente asiatici e costruita intorno a un universo fatto di guerre tra popoli variopinti. Si tratta di un prodotto che nel corso delle stagioni ha dimostrato più volta una profondità narrativa notevole, proponendo anche tematiche complesse come il genocidio e la libertà di espressione attraverso le avventure di Aang, un monaco dodicenne che cerca di pacificare i rapporti tra le tribù.

Avatar: The Last Airbender è un grande fumetto per ragazzi, dotato di una forte impronta autoriale e capace di porsi come lettura sfidante per le fasce di lettori più giovani, ma consigliato anche a chi delle avventure del giovane Aang non sa nulla.


okyo Revengers 1 e 2, di Ken Wakui (J-Pop)

Takemichi è un ventiseienne disoccupato e sbandato, la cui esistenza è sconvolta il giorno in cui scopre che la sua fidanzata dei tempi delle medie – nonché l’unica che abbia mai avuto – è stata assassinata da una banda di criminali. Lui quei criminali li conosceva, erano dei teppisti già ai tempi della scuola, quando lo vessavano con atti di violenza e bullismo. La notizia lo sconvolge e, in preda allo shock, finisce investito da un treno. Si risveglia scoprendosi di nuovo adolescente, non in un mondo parallelo, bensì nel suo stesso corpo ma nel passato, poiché ha ottenuto la capacità di spostarsi tra il se stesso di quei tempi e il se stesso del presente, che dall’incidente si è salvato.

Con presupposti da fantascienza classica e un segno particolarmente espressivo e asciutto, Ken Wakui dà così inizio a una serie avvincente che mescola molti elementi cari al manga shonen. Ci sono i viaggi nel tempo, i teppisti e le risse, gli amori adolescenziali, ma soprattutto un grande sentimento di riscatto e rivalsa. Tokyo Revengers affronta il tema del bullismo – da sempre una piaga sociale in Giappone – senza retorica e senza cedere al fascino del cattivo, riuscendo anzi a ironizzare su certi stereotipi, anche di genere.


Il regno invisibile 1, di G. Willow Wilson e Christian Ward (Magic Press)

In un sistema stellare lontano dal nostro, un’enorme corporazione interplanetaria provvede ai bisogni materiali di tutti i cittadini della galassia, come una sorta di Corriere su scala cosmica i cui fattorini attraversano l’intero universo pur di garantire consegne puntuali ai clienti desiderosi di ricevere i loro pacchi. A fare da contraltare a un’entità così mastodontica c’è un culto di monache dedite alla rinuncia e alla povertà. Questo fino a quando verità scomode cominceranno a emergere dalle crepe di un meccanismo forse non così perfetto come sembra.

Una lettura appassionante, che mescola con intelligenza e consapevolezza gli ingredienti classici dell’epopea sci-fi da 40 anni a questa parte, inserendo al loro interno richiami espliciti all’attualità.

Con Il regno invisibile, Wilson si dimostra una scrittrice in grado di toccare argomenti delicati in maniera adulta mantenendo al contempo una grande leggerezza. L’intelligenza di tale approccio si manifesta anche nella scrittura dei dialoghi e dei rapporti tra i vari personaggi, probabilmente l’aspetto a cui la sceneggiatrice tiene di più.


Non mi sei mai piaciuto, di Chester Brown (Rizzoli Lizard)


Swan 2, di Nejib (Coconino Press)

Tra i graphic novel più importanti degli anni Novanta, Non mi sei mai piaciuto fu realizzato da Chester Brown tra il 1991 e il 1993, in un periodo in cui il fumetto nordamericano indipendente stava vedendo fiorire i suoi talenti migliori, tra i quali Seth, Joe Matt, Daniel Clowes, Adrian Tomine, Charles Burns, oltre allo stesso Brown.

Non mi sei mai piaciuto è un racconto autobiografico, la storia intensa e romantica di un’amicizia adolescenziale che non riesce mai a sfociare in amore. A fare da contorno c’è un contesto familiare tanto ordinario quanto travagliato, segnato da rapporti fragili, su tutti quello tra Brown e la madre. Siamo negli anni Settanta, in Canada. Chester è un ragazzino un po’ nerd e introverso e trascorre molto tempo con le sue due vicine. Una delle due ha una cotta non ricambiata per lui, mentre lui prova qualcosa per l’altra, così fra i tre nascono continue incomprensioni. A rendere particolarmente instabile il comportamento del ragazzo ci sono poi le gravi condizioni di salute della madre e l’incapacità del giovane di manifestarle il proprio affetto.


Con Il chitarrista spagnolo – dall’omonimo dipinto di Édouard Manet – il fumettista di origine tunisina Nejib, autore di Haddon Hall. Quando david invento Bowie e stupor Mundi, e , continua a raccontare le vicende della giovane Swan e di suo fratello Scottie, due rampolli di una ricca famiglia americana nonché aspiranti pittori nella Parigi del Diciannovesimo secolo, durante il periodo dell’Impressionismo.

Con questo secondo capitolo (dei tre di cui sarà composta la saga), le vicende di Nejib diventano più corali, dando maggior spazio a personaggi secondari provenienti dalla Storia dell’Arte come Roqueplan, Manet e Degas, mentre lo status quo dei protagonisti cambia in modo radicale, tra litigi, invidie, amori soffocati, situazioni equivoche e intrecci narrativi ben scanditi ed elaborati.


I 5 FENOMENALI FUMETTI PUBBLICATI A GENNAIO 2021

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